Utilizzo dei dati in azienda
Come vengono prese le decisioni all’interno della tua azienda? La soluzione è dettata dall’intuito di chi conosce bene il mercato, o dipende da un’attenta analisi dei dati raccolti e monitorati?
Sempre più aziende comprendono l’importanza di affidarsi a soluzioni oggettive e misurabili nei processi decisionali e spingono per questo verso lo sviluppo della ricerca e dell’analisi dei dati.
Secondo uno studio di Deloitte, quasi la metà dei dirigenti intervistati (49%) afferma che il vantaggio più grande nell’utilizzo dei dati è la capacità di prendere decisioni migliori. Essere in grado di leggere determinati numeri e di incrociare diverse fonti offre enormi vantaggi in termini di esattezza ed efficacia delle soluzioni individuate.
Analisi dei dati nei reparti aziendali
Secondo la stessa ricerca, il 34% degli intervistati intende aumentare gli investimenti per acquistare strumenti di raccolta e analisi dei dati perché riconoscono il bisogno di espandere l’utilizzo da subito, orientandosi sempre di più verso un’azienda data-driven, ovvero che fa dei dati la base per comprendere il mercato, analizzati i propri processi e prendere decisioni strategiche.
Un’informazione interessante è quella che ci indica le aree dell’azienda in cui avviene più spesso la raccolta e l’analisi dei dati. Il grafico sottostante, dal report 2020 di Sisense, mostra imprese di varie dimensioni e la percentuale di utilizzo dei dati nei vari reparti aziendali.
Mentre le grandi imprese fanno fatica a rimanere agili nella gestione di ingenti quantità di dati a disposizione, molte piccole e medio imprese riescono a gestirli più facilmente. Fra tutte, sono proprio queste ultime le aziende che fanno maggiore utilizzo dell’analisi dei dati. Le aree che più utilizzano i dati nella loro gestione quotidiana sono: il reparto operativo, l’area finanziaria e l’area commerciale.
Per quali ragioni sono utilizzati i dati?
La raccolta e l’analisi dei dati è una soluzione sempre più ricercata dalle aziende, in vista soprattutto di risultati misurabili che possano favorire il monitoraggio dell’andamento delle diverse strategie. Vediamo, secondo Deloitte, quali sono i motivi principali per cui le aziende vogliono essere data-driven:
- Migliorare l’efficienza interna
- Garantire un buon servizio di assistenza clienti
- Prevedere futuri cambiamenti e risultati
- Ridurre le spese
- Individuare nuovi flussi di entrate
È chiaro che tutte queste ragioni hanno in sé dei vantaggi non indifferenti, ma per ottenere risultati altrettanto buoni non basta aumentare gli investimenti; è necessario che l’intero sistema di gestione dei dati sia efficiente, dalla raccolta alla loro rappresentazione e all’individuazione della soluzione.
Data driven marketing
Qualsiasi azienda con un sito internet, presente sui social media e che magari accetta pagamenti elettronici ha davanti a sé una grande opportunità di raccogliere dati sull’andamento del traffico al sito, sulle sorgenti di traffico dalle quali giungono i visitatori, sulla fruizione dei contenuti, ovvero quello che si definisce web analytics.
Questa tipologia di dati ha in sé del potenziale enorme quando si impara a leggerli. Consente di conoscere la tipologia di clienti più interessata al tuo prodotto o servizio e potrai così definire una o più buyer persona su cui indirizzare le attività di marketing.
La forza dell’analisi dei dati di un sito è comprendere il percorso degli utenti, analizzare i tassi di conversione, individuare i punti d’uscita e in generale indagare i movimenti sul sito per capire quali sono i punti di forza e dove si può migliorare.
Strumenti per l’analisi dei dati di marketing utilizzati da Alma
Quando si parla di web analytics, ci sono vari strumenti pensati per favorire la lettura dei dati. Ognuno di questi misura dati differenti, che si possono incrociare per ottenere delle analisi più approfondite.
Iniziando con l’analisi del traffico al sito web lo strumento più utilizzato è Google Analytics, che raccoglie i dati del traffico al sito e tiene traccia delle azioni compiute dagli utenti, del tempo di permanenza e dei percorsi di conversione.
Per scoprire come si posiziona il tuo sito sui motori di ricerca invece utilizziamo Google Search Console, uno strumento messo a disposizione ancora una volta da Google per supportare l’ottimizzazione del sito. Grazie ad esso è possibile capire quali termini di ricerca hanno generato traffico in modo da capire chi sono gli utenti che entrano su un sito. Google Search Console, inoltre, fornisce diverse informazioni riguardo le performance del sito individuando eventuali problemi ed errori tecnici. Per analisi più approfondite possiamo contare anche sui tool offerti da piattaforme specifiche per la SEO, come SeoZoom o Semrush. E il tuo sito, com’è posizionato su Google?
Se il marketing nella tua azienda è piuttosto sviluppato, immagino che hai impostato delle newsletter da inviare periodicamente. Con Mailchimp, oltre ad impostare le campagne automatizzate e la lista di contatti, è possibile analizzare i comportamenti degli utenti in termini di apertura della mail, click sui link presenti nella mail, contatti attivi e non attivi etc. In questo modo è più facile avere una panoramica specifica riguardo all’interesse degli iscritti verso i contenuti proposti ed avere quindi una consapevolezza maggiore dell’andamento della campagna.
Infine, per tutte le realtà aziendali che hanno una pagina Facebook, è consigliato utilizzare Facebook Analytics. Grazie a questo strumento è possibile avere una visione completa di tutto ciò che accade sulla tua pagina. Oltre al monitoraggio della crescita dei fan si hanno a disposizione dati interessanti sulla copertura dei post, sulle interazioni e sul profilo socio demografico del pubblico della pagina. Lo strumento contiene inoltre una sezione per confrontare la propria pagina con quelle dei competitor per avere una visione più ampia delle proprie performance.
Vuoi sviluppare una strategia di marketing basata sui dati e soluzioni oggettive? Contattaci per parlarci dei tuoi obiettivi!
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