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Siti web accessibili – Perché sono fondamentali e come rispettare le normative

Cosa si intende per accessibilità digitale?

L’accessibilità digitale si riferisce alla capacità di siti web, applicazioni e sistemi informatici di fornire servizi e informazioni fruibili da chiunque, comprese le persone con disabilità visive, motorie, uditive o cognitive. È un aspetto fondamentale per garantire un accesso equo alle risorse digitali, contribuendo a eliminare le barriere che ostacolano l’interazione con la tecnologia. In Italia, secondo l’ISTAT, circa 3 milioni di persone convivono con una disabilità, rappresentando una parte significativa della popolazione che può trarre beneficio da soluzioni digitali accessibili. Considerando l’invecchiamento demografico, si prevede un aumento di queste cifre nei prossimi anni, rendendo l’accessibilità una necessità sempre più rilevante.

Le proiezioni demografiche indicano un aumento significativo del numero di persone con disabilità nei prossimi decenni. Si stima che entro il 2030 il numero di persone con disabilità aumenterà dell’8% rispetto al 2019, e del 37% entro il 2050, pari a circa 1,36 milioni di persone in più. Questo aumento sottolinea la crescente necessità di adottare misure che favoriscano l’inclusione digitale, rendendo l’accessibilità una priorità per il presente e per il futuro.

Un sito web è considerato accessibile se rispetta quattro principi fondamentali definiti dalle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG):

  • Percepibile: i contenuti devono essere visibili e comprensibili da tutti gli utenti, indipendentemente dal dispositivo o dagli strumenti assistivi utilizzati.
  • Utilizzabile: la navigazione deve essere intuitiva e accessibile anche senza l’uso del mouse.
  • Comprensibile: il contenuto deve essere chiaro e prevedibile, evitando tecnicismi o strutture di difficile interpretazione.
  • Robusto: il sito deve essere compatibile con diverse tecnologie assistive e futuri aggiornamenti web.

Principali ostacoli all’accessibilità sul web

Le barriere che una persona con disabilità può incontrare sul web sono spesso più numerose di quanto si pensi. Ecco alcuni degli ostacoli più comuni:

  • Mancanza di alternative testuali: immagini, video e altri contenuti multimediali senza descrizioni testuali (alt text, sottotitoli, trascrizioni) risultano inaccessibili per utenti con disabilità visiva o uditiva.
  • Contrasto cromatico insufficiente: testi con un basso contrasto rispetto allo sfondo rendono la lettura difficoltosa, soprattutto per chi ha problemi visivi come daltonismo o ipovisione.
  • Navigazione limitata alla tastiera: molte persone con disabilità motorie utilizzano solo la tastiera per navigare. Se un sito non permette di muoversi tra i contenuti con i tasti Tab, Enter o scorciatoie da tastiera, diventa inutilizzabile per loro.
  • Struttura della pagina poco chiara: un’organizzazione confusa delle intestazioni (H1, H2, H3…) o una gerarchia non logica dei contenuti ostacolano la navigazione, specialmente per chi usa screen reader.
  • Testi disponibili solo in una lingua, senza versione semplificata: l’assenza di opzioni linguistiche o di una versione in linguaggio semplificato può rappresentare un limite per chi ha difficoltà di comprensione.

Questi ostacoli non solo compromettono l’esperienza utente, ma possono anche violare normative sull’accessibilità, come la Legge Stanca e le WCAG. Migliorare l’accessibilità del web è un passo essenziale verso un internet inclusivo per tutti.

La Legge Stanca: accessibilità digitale in Italia

La Legge Stanca, introdotta in Italia nel 2004 dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, ha l’obiettivo di garantire l’accessibilità digitale a tutti, permettendo a ogni individuo di fruire di siti web, applicazioni e strumenti digitali in base alle proprie capacità.

Questa normativa si applica a diversi soggetti, definiti soggetti erogatori, tra cui:

  • Enti pubblici economici
  • Aziende private concessionarie di servizi pubblici
  • Aziende municipalizzate regionali
  • Enti di assistenza e riabilitazione pubblici
  • Aziende di trasporto e telecomunicazioni
  • Aziende appaltatrici di servizi informatici
  • Soggetti che ricevono contributi pubblici o agevolazioni per l’erogazione di servizi digitali
  • Imprese che offrono servizi online con un fatturato medio annuo superiore a 500 milioni di euro negli ultimi tre anni

La Legge Stanca rappresenta un passo fondamentale verso l’inclusione digitale, ponendo l’accento sull’eliminazione delle barriere digitali e sull’uguaglianza nell’accesso alle informazioni e ai servizi online.

Obblighi per aziende e Pubblica Amministrazione

Le normative italiane e europee impongono precisi obblighi a enti pubblici e aziende private in materia di accessibilità digitale. L’obiettivo è garantire che i servizi online siano accessibili a tutti i cittadini, comprese le persone con disabilità.

Pubblica Amministrazione

Le Pubbliche Amministrazioni devono rispettare i principi della Legge Stanca e delle WCAG 2.1, assicurando che siti web, applicazioni e documenti digitali siano accessibili. Tra gli obblighi principali ci sono:

  • Adozione delle Linee Guida AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) per la progettazione e gestione dei servizi digitali pubblici.
  • Obbligo di pubblicare la Dichiarazione di Accessibilità annuale, attestando il livello di conformità.
  • Adeguamento di siti web e app mobile ai criteri di accessibilità stabiliti dalla normativa.
  • Previsione di sanzioni per gli enti che non rispettano gli obblighi di accessibilità.
Aziende private

Le aziende private sono soggette a obblighi diversi in base al settore e alla dimensione. In particolare:

  • Grandi aziende (fatturato superiore a 500 milioni di euro annui) devono garantire la conformità ai requisiti di accessibilità per i loro servizi digitali.
  • Aziende concessionarie di servizi pubblici (ad es. trasporti, telecomunicazioni) devono adeguarsi agli standard di accessibilità.
  • Soggetti che ricevono finanziamenti pubblici per la digitalizzazione devono rispettare le normative in materia di accessibilità.
  • Dal 28 giugno 2025, con il recepimento dell’European Accessibility Act (EAA), molte aziende saranno obbligate ad adeguare i loro siti web, app e servizi digitali.

L’European Accessibility Act (EAA)

L’EAA è una direttiva europea che punta a migliorare l’accessibilità di prodotti e servizi digitali, garantendo un accesso equo a persone con disabilità e anziani in tutti gli Stati membri dell’UE. A partire dal 28 giugno 2025, l’EAA imporrà nuovi obblighi a imprese e fornitori di servizi digitali, che dovranno adeguare i propri strumenti per rispettare i criteri di accessibilità. L’obiettivo è creare un mercato unico europeo più inclusivo, eliminando le barriere digitali e fisiche. Uno dei settori coinvolti in questa direttiva è l’e-commerce che dovrà garantire una navigazione accessibile.

L’EAA integra e rafforza normative come la Legge Stanca e le WCAG, estendendo l’obbligo di conformità anche alle aziende private. Il mancato adeguamento potrà comportare sanzioni e limitazioni nell’accesso al mercato europeo, rendendo l’accessibilità non solo un obbligo legale, ma anche un vantaggio competitivo per le imprese.

Come rendere un sito web accessibile

Rendere un sito web accessibile è fondamentale per garantire che tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità, possano navigarlo e fruire dei suoi contenuti. Ciò implica adottare pratiche e strumenti specifici che rispettano le linee guida internazionali sull’accessibilità, come le WCAG (Web Content Accessibility Guidelines).

Strumenti e best practice per migliorare l’accessibilità
  1. Test dell’accessibilità: è possibile utilizzare strumenti per valutare la conformità del sito agli standard di accessibilità. Questi strumenti eseguono una scansione del sito e segnalano eventuali errori, come problemi di contrasto, uso errato di intestazioni, o mancanza di alternative testuali.
  2. Uso di tecnologie assistive: integrare funzionalità che permettano agli utenti di navigare facilmente utilizzando strumenti come screen reader e ingranditori di schermo. Questi strumenti sono fondamentali per gli utenti con disabilità visive.
  3. Test con utenti reali: è sempre utile testare il sito web con utenti che abbiano differenti tipologie di disabilità, per garantire che le funzionalità siano effettivamente utili e accessibili.
  4. Formazione continua: assicurarsi che i team di sviluppo, design e contenuti siano aggiornati sui principi di accessibilità. La formazione continua è essenziale per integrare l’accessibilità fin dall’inizio del processo di progettazione e sviluppo di un sito.
Perché investire in siti web accessibili?

Investire in un sito web accessibile non solo migliora l’esperienza degli utenti, ma può portare numerosi vantaggi a livello aziendale e legale. Un sito che rispetta gli standard di accessibilità è un passo fondamentale per un internet inclusivo e per ottimizzare la visibilità e la fruibilità dei contenuti.

Vantaggi per utenti e aziende

Un sito web accessibile garantisce che tutte le persone, comprese quelle con disabilità, possano accedere facilmente alle informazioni e ai servizi online. Questo favorisce l’inclusione, permettendo a chiunque di interagire con il sito indipendentemente dalle proprie capacità. Di conseguenza, si allarga il pubblico potenziale, aumentando le opportunità di mercato per le aziende.

Inoltre, un sito accessibile è generalmente più facile da navigare per tutti gli utenti, indipendentemente dalla loro esperienza tecnica o dal dispositivo utilizzato, migliorando il tasso di conversione e la fidelizzazione dei clienti. Le aziende che investono in accessibilità dimostrano impegno verso la responsabilità sociale e la valorizzazione della diversità, rafforzando la propria reputazione.

Benefici SEO e migliore esperienza utente

L’accessibilità del sito web è strettamente legata all’ottimizzazione SEO. Molte pratiche che migliorano l’accessibilità, come la creazione di testi alternativi per immagini, l’uso di una struttura chiara delle intestazioni e il miglioramento della navigabilità da tastiera, contribuiscono a ottimizzare il sito per i motori di ricerca.

Un sito ben strutturato con un buon contrasto visivo e contenuti facilmente leggibili riduce il tasso di rimbalzo e aumenta la permanenza degli utenti. Questo influisce positivamente sul ranking nei risultati di ricerca, poiché Google premia i siti che offrono una buona esperienza utente. Inoltre, il miglioramento dell’accessibilità di un sito aiuta anche nella fruibilità del sito sui dispositivi mobili, che sono sempre più utilizzati.

Verso un web più inclusivo

Adottare soluzioni accessibili è fondamentale per costruire un web che sia veramente inclusivo, dove ogni individuo, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche, sensoriali o cognitive, possa accedere alle informazioni e ai servizi online. La realizzazione di siti web accessibili non è solo un obbligo normativo, ma una scelta etica e strategica che favorisce l’inclusione e l’uguaglianza.

Garantire pari opportunità a persone con disabilità significa offrire a ciascuno l’accesso a risorse digitali, eliminando le barriere e promuovendo una società più equa. Adottare soluzioni accessibili è un passo fondamentale verso un web che rispetti i diritti di tutti.