Nel 2024, la classifica dei motori di ricerca in Italia continua a essere dominata da Google, che mantiene una quota di mercato superiore al 90%. Grazie alla sua ampia offerta di servizi complementari come Google Maps, Gmail e YouTube, Google garantisce un’esperienza integrata e conveniente per gli utenti.
Tuttavia, stanno emergendo alternative focalizzate sulla privacy e sulla sostenibilità, come DuckDuckGo ed Ecosia. Il primo è apprezzato per le sue politiche di privacy rigorose, poiché non traccia né raccoglie dati utente, rendendolo popolare tra coloro che cercano un’esperienza priva di pubblicità mirata. Il secondo, invece, sta conquistando un pubblico più ecologico, grazie al suo impegno nel piantare alberi con le entrate pubblicitarie. Anche Bing e Yahoo! rimangono utilizzati, sebbene in misura minore, con Bing che spesso attrae utenti aziendali e di nicchia.
Mentre queste tendenze emergono sempre di più, rispecchiando un interesse crescente per la privacy e la sostenibilità, Google rimane lo strumento più versatile e completo per la maggior parte degli italiani.
Classifica motori di ricerca: quali sono i più usati?
Ogni anno vengono pubblicate analisi sul mercato dei motori di ricerca, permettendo di stilare una classifica basata sulle percentuali di utilizzo. Secondo gli ultimi dati disponibili, la classifica dei motori di ricerca più usati in Italia e nel mondo è la seguente:
- Google – Dominatore assoluto, con oltre il 90% di quota di mercato in Italia e più dell’80% a livello globale.
- Bing – Il motore di Microsoft, che guadagna terreno grazie all’integrazione con Windows e ai recenti sviluppi in ambito AI.
- Yahoo! – Ancora utilizzato da una fetta di utenti, specialmente negli Stati Uniti.
- DuckDuckGo – Popolare tra chi cerca un’alternativa privacy-friendly.
- Ecosia – Sempre più diffuso tra gli utenti attenti alla sostenibilità.
- Yandex – Leader in Russia e molto utilizzato nei paesi dell’ex Unione Sovietica.
- Baidu – Il motore di ricerca più usato in Cina.
- SearchGPT – La novità basata su intelligenza artificiale, che sta iniziando a farsi strada tra gli utenti alla ricerca di un’esperienza più conversazionale.
Questa classifica varia leggermente a seconda del paese e delle abitudini di ricerca degli utenti, ma conferma il dominio di Google su scala globale.
Il diverso utilizzo dei motori di ricerca in base a Device o Tipologia
IA e i nuovi sviluppi per i motori di ricerca: l’avvento di SearchGPT
OpenAI ha lanciato il primo motore di ricerca completamente basato sull’intelligenza artificiale. Questa innovazione rappresenta una soluzione avanzata per ottenere informazioni in tempo reale, offrendo risposte precise e rapide anche a domande complesse.
L’obiettivo di SearchGPT è fornire una risposta diretta e ben strutturata a una query, integrando informazioni dalle pagine web senza limitarsi a visualizzare un semplice elenco di fonti. Tecnicamente, anziché proporre una lista di link ordinati in base al ranking, SearchGPT genera risposte sintetiche e strutturate, basate sulla comprensione semantica della query.
L’impatto dell’IA nelle ricerche online e nelle strategie UX e SEO
Il rilascio di ChatGPT ha provocato scosse in diversi settori digitali, ma soprattutto nel mercato della ricerca online. La modalità dirompente della ricerca alimentata dall’intelligenza artificiale, guidata da chatbot che coinvolgono gli utenti in interazioni conversazionali per fornire risultati, ha gettato giganti come Google e Microsoft in una competizione frenetica con start-up e sfidanti internazionali.
In Italia, l’utilizzo di motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale sta registrando un incremento significativo, grazie alle loro capacità di fornire risposte immediate, personalizzate e conversazionali. Sebbene Google continui a dominare il mercato, alternative basate su IA, come ChatGPT e Bing con GPT integrato, stanno erodendo gradualmente la quota dei motori di ricerca tradizionali.
Come ottimizzare la SEO per la ricerca IA
L’introduzione di motori di ricerca basati sull’IA sta impattando anche sulle strategie SEO: l’attenzione si sposta dal semplice posizionamento nei risultati di ricerca a una presenza più centrata sui contenuti di qualità e sull’intento dell’utente.
Per questi motivi, i contenuti devono essere ben strutturati, con risposte chiare e approfondimenti che possano essere facilmente “estratti” dall’IA per costruire risposte conversazionali. Inoltre, dato che i motori IA aggiornano costantemente le proprie fonti per mantenere le risposte attuali e accurate, è importante mantenere i contenuti aggiornati, autorevoli e esaustivi.
Le aziende devono quindi produrre contenuti capaci di rispondere alle domande principali del pubblico target, anticipando anche le possibili query di follow-up. Di fatto, fonti che trasmettono fiducia e che pubblicano contenuti validi e verificabili hanno maggiori probabilità di essere utilizzate dai motori IA, il che aumenta la rilevanza del sito nel tempo.
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