La trasparenza e l’integrità aziendale sono diventate fondamentali nel panorama lavorativo moderno. Per questo, l’Unione Europea ha introdotto la Direttiva (UE) 2019/1937, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.24 del 10 marzo 2023, che impone alle aziende con oltre 50 dipendenti di istituire canali sicuri per la segnalazione di illeciti e violazioni. Ma cosa significa esattamente? Come possono le aziende conformarsi e, al contempo, trarre vantaggio da questa normativa?
Whistleblowing normativa e tempistiche di attuazione
Questa normativa impone alle aziende con oltre 50 dipendenti l’istituzione di canali interni che permettano ai lavoratori di segnalare, in modo sicuro e riservato, eventuali violazioni, illeciti o comportamenti scorretti riscontrati nell’ambiente di lavoro. Questi canali possono essere sia digitali che fisici, purché garantiscano la protezione dell’identità del segnalante e impediscano ritorsioni.
In particolare, l’adeguamento ufficiale alla suddetta normativa ha previsto le seguenti scadenze:
- Aziende con almeno 250 dipendenti: obbligo di conformità già in vigore dal 15 luglio 2023.
- Aziende con un numero di dipendenti tra 50 e 249: termine ultimo per adeguarsi fissato al 17 dicembre 2023.
Nel 2025 le imprese non ancora conformi rischiano sanzioni amministrative significative, che possono variare da 10.000 a 50.000 euro, oltre a danni reputazionali e possibili azioni legali in caso di mancata protezione dei segnalanti. Per questo è fondamentale verificare che i canali di segnalazione siano attivi, accessibili e conformi ai requisiti normativi, garantendo la massima tutela e riservatezza per chi denuncia illeciti.
Come implementare un sistema di whistleblowing efficace?
Per rispettare la normativa e garantire un ambiente di lavoro etico e sicuro, le aziende devono:
- Istituire canali di segnalazione sicuri: strumenti accessibili che consentano ai dipendenti di effettuare segnalazioni in forma scritta o orale; questi possono includere piattaforme online, linee telefoniche dedicate o cassette postali fisiche.
- Garantire la riservatezza: l’identità del segnalante deve essere protetta e le informazioni gestite con la massima discrezione.
- Definire procedure chiare: ogni segnalazione deve seguire un iter preciso, con tempi di risposta definiti e modalità di indagine strutturate.
- Formare il personale: dipendenti e collaboratori devono essere informati su come segnalare eventuali violazioni e sull’importanza di questa pratica.
I diversi canali di segnalazione
La normativa prevede quattro tipologie di canali:
- Canali interni: gestiti dall’azienda per permettere ai dipendenti di segnalare in modo sicuro e anonimo, fornendo a chi segnala una protezione contro eventuali ritorsioni.
- Canali digitali: piattaforme online o software dedicati che offrono un ambiente protetto per la segnalazione. I canali digitali possono assumere la forma di piattaforme online o software dedicati che offrono un ambiente sicuro e protetto per la segnalazione.
- Canali esterni: nel caso in cui i whistleblower non si sentano a proprio agio nell’utilizzare i canali interni o ritengano che le violazioni non siano affrontate adeguatamente all’interno dell’organizzazione, il segnalante può rivolgersi ad autorità pubbliche come l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), garantendo un trattamento delle segnalazioni obiettivo ed efficace.
- Canali pubblici: utilizzati quando il segnalatore ha già fatto sia una segnalazione interna che esterna e non ha ricevuto alcun riscontro; oppure in casi estremi, quando i rischi per la sicurezza pubblica o il mancato intervento delle autorità rendono necessaria una divulgazione più ampia (attraverso stampa, televisione, radio o qualsiasi altro strumento di diffusione in grado di raggiungere una vasta platea).
Benefici di un sistema di whistleblowing
Implementare un efficace sistema di whistleblowing non solo assicura la conformità alla normativa, ma offre anche vantaggi significativi per l’azienda:
- Prevenzione di illeciti: individuare tempestivamente comportamenti scorretti permette di intervenire prima che si trasformino in problemi maggiori.
- Promozione di una cultura aziendale etica: incoraggiare la trasparenza rafforza la fiducia tra dipendenti e management.
- Protezione della reputazione aziendale: gestire internamente le segnalazioni riduce il rischio di scandali pubblici e danni all’immagine.
Adeguarsi alla normativa sul whistleblowing non è solo un dovere legale, ma un’opportunità per le aziende di rafforzare la fiducia tra dipendenti e management. Implementare un sistema efficace significa garantire un ambiente lavorativo più sicuro, etico e trasparente, migliorando il benessere organizzativo e riducendo i rischi operativi.
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