La surcharge nei sistemi di pagamento eCommerce è una pratica diffusa in diversi Paesi, che consente ai commercianti di addebitare una commissione aggiuntiva ai clienti per compensare i costi di determinati metodi di pagamento. Tuttavia, in Italia, questa pratica è soggetta a regole rigide e in alcuni casi è vietata. In questo articolo esploreremo i vantaggi e gli svantaggi della surcharge per i venditori e le implicazioni normative nel contesto italiano.
Cos’è la surcharge nei sistemi di pagamento eCommerce?
La surcharge si riferisce all’applicazione di un costo aggiuntivo quando un cliente sceglie di pagare tramite metodi come le carte di credito o servizi di pagamento digitali. Questo costo viene solitamente aggiunto per compensare le commissioni di elaborazione che i commercianti devono sostenere per tali metodi di pagamento, spesso comprese tra l’1% e il 3% del valore della transazione.
Vantaggi della surcharge per i venditori
- Riduzione dei costi operativi: L’elaborazione dei pagamenti tramite carta di credito può risultare onerosa. Applicando una surcharge, i venditori riducono l’impatto di queste spese, trasferendole in parte ai consumatori.
- Maggiore trasparenza: I clienti sono informati sui costi aggiuntivi legati all’uso di metodi di pagamento specifici, aumentando la loro consapevolezza sui costi dei diversi strumenti.
- Incentivare metodi alternativi: Le surcharge possono indurre i clienti a scegliere metodi di pagamento più economici per il commerciante, come bonifici bancari o carte di debito, riducendo i costi di gestione.
Svantaggi della surcharge per i venditori
- Impatto sull’esperienza del cliente: Le commissioni aggiuntive possono causare frustrazione tra i consumatori, influenzando negativamente il tasso di conversione e la fedeltà al brand.
- Rischi legati alla regolamentazione: In alcune giurisdizioni, tra cui l’Italia, l’applicazione di surcharge è soggetta a severe restrizioni o addirittura vietata. Questo può creare problemi legali per i commercianti che non rispettano le normative.
La regolamentazione della surcharge in Italia
In Italia, l’applicazione della surcharge sui pagamenti è vietata in base al Codice del Consumo, che protegge i diritti dei consumatori. L’Articolo 62 del Codice stabilisce che i professionisti non possono imporre spese aggiuntive ai consumatori per l’uso di specifici strumenti di pagamento, come le carte di credito o di debito. Questo divieto è stato introdotto per eliminare discriminazioni tra i diversi strumenti di pagamento e creare un sistema più equo.
Il ruolo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Nel 2023 e 2024, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha chiuso numerosi procedimenti contro aziende che avevano violato le normative sul credit surcharge, multando sei società per un totale di 112.500 euro. Secondo l’AGCM, l’applicazione di supplementi sui pagamenti elettronici è considerata illegittima, in quanto viola l’Articolo 62 del Codice del Consumo.
Conclusione
La surcharge nei pagamenti eCommerce offre vantaggi ai venditori in termini di riduzione dei costi, ma può anche avere effetti negativi sull’esperienza del cliente e comportare rischi legali in Paesi con regolamentazioni rigide, come l’Italia. È fondamentale per i commercianti essere consapevoli delle normative vigenti per evitare sanzioni e mantenere la fiducia dei consumatori.
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